Dal 2013 a giugno 2018, la Fondazione Osservatorio Astronomico FOAM13 di Tradate (VA) ha partecipato al progetto ADA con un rivelatore di raggi cosmici AMD5.
Postazione del rivelatore dal 2013 al 2016
I raggi cosmici per decenni sconosciuti e relegati a piccoli spazi nelle riviste scientifiche e specialistiche, negli ultimi anni hanno raggiunto uno dei ruoli centrali della fisica moderna, il merito di questa svolta è dovuto a una serie di sviluppi scientifici e tecnologici e ad alcune motivazioni storiche.
Una di esse è sicuramente il centenario della scoperta di questi frammenti subatomici che si è celebrato nel 2012 e che ha contribuito alla rivalutazione di questa materia da parte degli istituti scientifici internazionali, promuovendo iniziative dedicate agli istituti scolastici e di conseguenza alle associazioni private. Queste ultime, come l'Osservatorio FOAM13 a loro volta hanno esteso la conoscenza a livello popolare, tramite iniziative di vario tipo, quali: conferenze, mostre ed eventi.
All'osservatorio, il rivelatore di raggi cosmici AMD5 è stato inizialmente installato nella sala del laboratorio eliofisico e successivamente spostato nella specola dei telescopi ausiliari, una struttura ideale essendo quasi a cielo aperto. Durante il periodo 2014-2016, coi rivelatori si sono susseguiti esperimenti e test di vario tipo e non sono mancati complessi problemi, come quello della radiazione ambientale naturale (la scoperta del pericoloso gas radon in tutto il sito, che procurava diversi grattacapi).
Dopo il cambio di amministrazione della Fondazione avvenuto nel 2016, ci sono stati diversi tentativi di riprendere le ricerche sui raggi cosmici e per questioni amministrative, da ottobre 2017 il rivelatore è stato montato al primo piano della cupola principale dell'osservatorio. E' stato così possibile riprendere a studiare le astroparticelle in relazione coi parametri ambientali e in seguito partecipare all'International Cosmic Day del 2017.
Durante l'anno successivo purtroppo è risultata evidente e problematica la mancanza di: suppellettili, materiale informatico, riconoscimenti, supporto e personale e questo ovviamente ha ostacolato e reso impossibile il proseguire di qualsiasi attività scientifica seria.
Postazione 2017-2018 con "muone luminoso" nel vano tentativo di riprendere le attività scientifiche.
Destinazione museo
Per mancanza di fondi, l'osservatorio dal 2016 ha dismesso ogni attività scientifica e attualmente ha assunto ruolo equivalente a quello di museo. Oltre al telescopio principale (non funzionante) montato nella cupola, in alcune date prestabilite si può visitare Il laboratorio eliofisico che è parte integrante di un percorso folcloristico. Le attività di visita sono ora gestite da una società indipendente che organizza anche osservazioni con telescopi amatoriali di proprietà del Parco Pineta di Tradate.
Quello che rimane dello studio sui raggi cosmici sono un rivelatore didattico a tubi fluorescenti e un pannello luminoso che riporta le informazioni principali sulle astroparticelle.
Il progetto ADA comunque, e nonostante la sfortunata vicenda continua sempre più attivamente...con la speranza che l'Osservatorio astronomico di Tradate possa ritrovare in futuro una sorte più scintillante.
A podcast on cosmic rays (by NotebookLM ) 23.10.2024
Il primo podcast su astroparticelle.it per arricchire un argomento sempre attuale. NotebookLM è l'ennesimo tool di intelligenza artificiale per ricerca scientifica, ma la sua funzione sconvolgente è che crea in pochi istanti podcast realistici basati su articoli caricati nel proprio account, per ora l'audio è solamente in lingua inglese. Non è ancora perfetto, ma rappresenta uno strumento che potrà arricchire siti web di tutte le risme e potrà essere utilizzato anche come complemento per la didattica...
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