Il progetto spaziale MoCRiS prevede, nei primi giorni di giugno, un nuovo lancio di un pallone stratosferico dallo Stadio di Paola, sul mar Tirreno.

Simulazione del volo previsto.
"Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere"
In breve MoCRiS è un progetto nato dalla collaborazione tra: ABProject Space, azienda calabrese - leader nella fornitura di materiale per i lanci di palloni sonda - guidata da Antonino Brosio; la sezione OCRA di INFN Roma1 (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Outreach Cosmic Ray Activities) rappresentata dai professori Valerio Bocci e Francesco Iacoangel; il Liceo Scientifico “Stefano Patrizi” di Cariati, il cui esponente di spicco è il professore Domenico Liguori (premiato di recente all’Atlante Italian Teacher Award) e cofondatore del progetto ADA insieme al suo ideatore Marco Arcani.
Nel payload del pallone stratosferico verranno installati molti strumenti scientifici per lo studio della fisica atmosferica e due fotocamere ad alta risoluzione.
La misura dei raggi cosmici e della radiazione ionizzante in atmosfera è affidata a tre strumenti. I primi sono due rivelatori a scintillazione basati su piattaforma Arduino, chiamati ArduSiPM e progettati dal prof. Bocci.
Il terzo è una versione portatile di un nostro AMD5 (con data logger autonomo Arduino) che per via della sua dimensione compressa, e per poter essere alloggiato nello spazio disponibile del payload è stato soprannominato AMD5-ZIP.
Altri importanti contributi per l'equipaggiamento strumentale sono arrivati dal professore Marco Schioppa, da Davide Passarelli del dipartimento di Fisica dell’Unical e da Salvatore Procopio, fisico Arpacal, che ha fornito un rilevatore di raggi gamma. La maggior parte dei dati degli strumenti è gestita da un sistema M5Stack.
Da molti anni il prof. Liguori coinvolge gli studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Scientifico nello studio dei raggi cosmici anche in relazione alle attività di alternanza scuola-lavoro (PCTO). Questa seconda missione MOCRIS2 permetterà di acquisire ulteriori dati sulla radiazione cosmica e altre importanti informazioni scientifiche nella stratosfera, fino a 35.000 metri di quota.
Un Pulsar… Ma Che Ne Appaiono Tre? 13.12.2025
Un miraggio nei Cieli Gamma. Astronomi e astrofisici si sono posti una domanda intrigante: perché alcune mappe del cielo gamma mostrano più sorgenti luminose vicino a un pulsar, anche se non ci sono stelle reali in quei punti? Secondo un nuovo studio, la risposta potrebbe essere un’illusione ottica cosmica. I raggi cosmici, sotto forma di elettroni ultra-energetici lanciati da un pulsar, viaggiano lungo i campi magnetici turbolenti della Via Lattea. Quando questi campi sono allineati con la nostra linea di vista, possono proiettare emissioni gamma in più punti del cielo, creando quello che gli scienziati chiamano “mirage halos”: aloni luminosi che sembrano sorgere lontano dalla vera fonte. In altre parole, un singolo pulsar può apparire come tre diversi oggetti gamma solo grazie alla geometria dei campi magnetici e all’effetto di proiezione. Simulazioni dettagliate mostrano come gli elettroni traccino percorsi filamentosi dando origine a bracci e punti luminosi che ingannano gli osservatori. Per distinguere questi miraggi dalle vere sorgenti, gli astronomi confronteranno i dati gamma con osservazioni a raggi X, che rispondono in modo diverso alla direzione del campo magnetico. Questo lavoro ci ricorda che la struttura magnetica della Galassia può modellare ciò che vediamo nel cielo ad alte energie — e che ciò che sembra “molto” in realtà potrebbe essere solo un trucco prospettico...

Fonte: Astrobites
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