CARPET è un tipo di rivelatore (telescopio) di raggi cosmici a tubi Geiger. Questo rilevatore è stato progettato nel 2006 e sviluppato dal Lebedev Physical Institute (LPI) di Mosca - Russia, all'interno di una cooperazione scientifica internazionale tra LPI, il CRAAM (Centro di Radio Astronomia e Astrofísica Mackenzie), San Paolo - Brasile e CASLEO in Argentina. Sono stati costruiti diversi rivelatori di questo tipo e installati in remote parti del mondo: alla Città per la scienza e la tecnologia King Abdulaziz (KACST), Riyadh - Arabia Saudita; al Complesso Astronomico El Leoncito (CASLEO), San Juan - Argentina; alla L.N. Gumilyov Eurasian National University, Kazakhstan; e naturalmente all'istituto LPI di Mosca.
CARPET è stato progettato per colmare il divario tra i monitor di neutroni e i telescopi a muoni. A confronto con altri tipi di rilevatori di raggi cosmici, il rilevatore CARPET è sensibile alle componenti secondarie di bassa energia prodotte dal flusso di raggi cosmici primari (galattici o solari) che impattano nell'atmosfera. Uno degli obiettivi scientifici di questo strumento è lo studio del rapporto tra i processi atmosferici e ambientali (come tempeste di polvere e temporali) e altre particelle nel flusso dei raggi cosmici secondari.
La cellula di base di CARPET
Il rivelatore utilizza i GMT russi SBM19 (STS6), (gli stessi che utilizziamo in alcuni rivelatori come l'AMD6 1 2) ed è composto a blocchi di 10 GMT impilati 5 a 5, fino a un totale di 24 blocchi ovvero 240 GMT! Il telescopio registra il numero di eventi in tre canali indipendenti, lo strato superiore, quello inferiore e il numero totale di particelle che attraversano simultaneamente i due piani, superiore e inferiore (metodo delle coincidenze). I canali "Su" e "Giù" sono sensibili agli elettroni e positroni con energie superiori a 200 keV, protoni superiori a 5 MeV, muoni superiori a 1,5 MeV e fotoni con energie superiori a 20 keV. Il canale in coincidenza (telescopio) registra segnali da elettroni con energie superiori a 5 MeV, protoni con energie maggiori di 30 MeV e muoni con energie maggiore di 20 MeV. Essendo in configurazione classica di coincidenza, i muoni possono essere considerati come il principale contributo di questo canale.
Al centro (KACST) di Riyadh dal 2017 è installato un rivelatore CARPET a 12 blocchi, i suoi risultati sono comparabili a quelli di uno scintillatore di 1m2 di superficie, il confronto è stato fatto con altri due strumenti presenti nello stesso centro di ricerca: un rivelatore a scintillazione e un rivelatore a camera multifilare, entrambe di dimensioni intorno al metro quadro.

Il rivelatore CARPET di KACST
La soglia di sensibilità a basse energie è utile per studiare alcuni fenomeni geofisici come "l'effetto diurno", una fluttuazione periodica dell'intensità dei raggi cosmici che dipende dalle interazioni di natura elettromagnetica tra il plasma solare e la magnetosfera terrestre.

L'effetto diurno visto dai tre canali del rivelatore installato in Arabia Saudita.
Reference:
R. R. S. De Mendonça et al. Analysis of atmospheric pressure and temperature effects
on cosmic ray measurements - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH: SPACE PHYSICS, VOL. 118, 1403–1409
A. Maghrabi, Cosmic ray observations by CARPET detector installed in central Saudi
Arabia-preliminary results, Journal of Atmospheric and Solar–Terrestrial Physics 200 (2020) 105194
Il Liceo “Patrizi” di Cariati torna nella stratosfera 18.10.2025
Dopo il successo delle precedenti missioni, gli studenti del liceo sono pronti a vivere una nuova avventura scientifica con il Progetto SEM (Stratospheric Experiment Mission), un’iniziativa che unisce ricerca, formazione e passione per la scienza.
L’obiettivo di questa nuova missione è ambizioso e affascinante: studiare le radiazioni cosmiche e i loro effetti sull’uomo e sulla vita biologica. Gli studenti analizzeranno come i raggi cosmici interagiscono con batteri, cellule umane e DNA, contribuendo a comprendere meglio i rischi e le potenzialità dell’esposizione alle radiazioni in ambienti estremi.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con università, enti di ricerca e laboratori scientifici di livello nazionale, che affiancano i giovani scienziati in tutte le fasi: dalla progettazione del payload fino all’analisi dei dati raccolti in quota.
Il lancio del pallone stratosferico è previsto per il 20 ottobre dallo stadio comunale di Paola (CS), e sarà possibile seguirlo anche in diretta. Un’esperienza che porta la scuola “oltre i confini del cielo”, dove scienza, tecnologia e sogni si incontrano per costruire il futuro.

Raggi cosmici e qubit 5.11.2025
Studi recenti mostrano che circa il 17 % degli errori correlati rilevati in un array di qubit è direttamente attribuibile ai raggi cosmici. Tramite setup sperimentali sono stati correlati eventi di rilassamento energetico (decoerenza quantistica) con rivelatori di particelle. Le radiazioni generano coppie elettrone-buco e altri disturbi nel substrato dei circuiti che distruggono la coerenza quantistica, ovvero gli stati dei qubit che rendono possibili i calcoli. Le strategie convenzionali di schermatura — per esempio piombo — sono efficaci solo per la radiazione terrestre, ma molto difficili da applicare per i raggi cosmici che penetrano facilmente. Per contrastare il problema servono soluzioni ingegneristiche innovative come soluzioni hardware dedicate (ingegnerizzazione del gap superconduttore, intrappolamento dei fononi, materiali e layering specifici) e nuovi algoritmi di correzione degli errori...

Fonte: electropages