Newsletter 21 21.12.2025
Da oggi, nell'area dedicata è disponibile la nuova newsletter:
Gli effetti della tempesta solare sulla rete ADA 15.11.2025
L'undici novembre è stata osservata un'eruzione solare molto potente, di classe X5.1, a cui ha fatto seguito, meno di un'ora dopo, l'osservazione di un CME. Sulla Terra il picco del flusso di protoni e l'indice di perturbazione geomagnetica (kp), hanno raggiunto il massimo il 12 novembre e nella maggior parte dei nostri rivelatori si è potuta notare una sensibile diminuzione nel flusso dei raggi cosmici galattici; questo meccanismo è conosciuto come effetto Forbush...
Il Liceo “Patrizi” di Cariati torna nella stratosfera 18.10.2025
Dopo il successo delle precedenti missioni, gli studenti del liceo sono pronti a vivere una nuova avventura scientifica con il Progetto SEM (Stratospheric Experiment Mission), un’iniziativa che unisce ricerca, formazione e passione per la scienza.
L’obiettivo di questa nuova missione è ambizioso e affascinante: studiare le radiazioni cosmiche e i loro effetti sull’uomo e sulla vita biologica. Gli studenti analizzeranno come i raggi cosmici interagiscono con batteri, cellule umane e DNA, contribuendo a comprendere meglio i rischi e le potenzialità dell’esposizione alle radiazioni in ambienti estremi.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con università, enti di ricerca e laboratori scientifici di livello nazionale, che affiancano i giovani scienziati in tutte le fasi: dalla progettazione del payload fino all’analisi dei dati raccolti in quota.
Il lancio del pallone stratosferico è previsto per il 20 ottobre dallo stadio comunale di Paola (CS), e sarà possibile seguirlo anche in diretta. Un’esperienza che porta la scuola “oltre i confini del cielo”, dove scienza, tecnologia e sogni si incontrano per costruire il futuro.

Conferenza sugli acceleratori di particelle
Conferenza del Prof. Marco ARCANI a cura del Gruppo Astronomico Tradatese:
ACCELERATORI DI PARTICELLE - DAL CUORE DELLA MATERIA ALL’ ORIGINE DELL’ UNIVERSO.
In preparazione alla nostra visita al CERN di Ginevra del prossimo 21 Ottobre, un viaggio attraverso il mondo degli acceleratori di particelle. Dalla storia della fisica alle tecnologie d’avanguardia che ci permettono di simulare il comportamento degli oggetti più potenti del cosmo.
Lunedì 13 Ottobre 2025, ore 21, Cine GRASSI Tradate (VA)
Un rivelatore di raggi cosmici a Reykjavic 15.09.2025
La storia di come il nostro rivelatore di raggi cosmici AMD11 sia finito in Islanda è piuttosto lunga, la collaborazione è nata nel 2024 a seguito di un invito da parte del progetto scolastico "Infinity": una collaborazione tra alcuni istituti scolastici, il Ministero dell'Istruzione (MIM) e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il rivelatore è stato installato nella scuola superiore Menntaskólinn við Hamrahlíð a Reykjavic e da agosto 2025 riceviamo quotidianamente i suoi dati. Oggi la rete del progetto ADA si estende fino all'Islanda...
Primo evento coincidente nell'array di ADA.
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Un Pulsar… Ma Che Ne Appaiono Tre? 13.12.2025
Un miraggio nei Cieli Gamma. Astronomi e astrofisici si sono posti una domanda intrigante: perché alcune mappe del cielo gamma mostrano più sorgenti luminose vicino a un pulsar, anche se non ci sono stelle reali in quei punti? Secondo un nuovo studio, la risposta potrebbe essere un’illusione ottica cosmica. I raggi cosmici, sotto forma di elettroni ultra-energetici lanciati da un pulsar, viaggiano lungo i campi magnetici turbolenti della Via Lattea. Quando questi campi sono allineati con la nostra linea di vista, possono proiettare emissioni gamma in più punti del cielo, creando quello che gli scienziati chiamano “mirage halos”: aloni luminosi che sembrano sorgere lontano dalla vera fonte. In altre parole, un singolo pulsar può apparire come tre diversi oggetti gamma solo grazie alla geometria dei campi magnetici e all’effetto di proiezione. Simulazioni dettagliate mostrano come gli elettroni traccino percorsi filamentosi dando origine a bracci e punti luminosi che ingannano gli osservatori. Per distinguere questi miraggi dalle vere sorgenti, gli astronomi confronteranno i dati gamma con osservazioni a raggi X, che rispondono in modo diverso alla direzione del campo magnetico. Questo lavoro ci ricorda che la struttura magnetica della Galassia può modellare ciò che vediamo nel cielo ad alte energie — e che ciò che sembra “molto” in realtà potrebbe essere solo un trucco prospettico...

Fonte: Astrobites
I raggi cosmici hanno messo a terra migliaia di aerei 01.12.2025
Il 30 ottobre 2025, un Airbus A320 della JetBlue ha subito un'inaspettata perdita di quota durante la crociera, diversi passeggeri sono rimasti feriti costringendo l'aereo a un atterraggio di emergenza. Gli investigatori hanno ricondotto il problema a particelle ad alta energia provenienti dallo spazio che causavano "bit flip", errori indotti dalle radiazioni nell'elettronica dell'aereo che possono alterare i dati nei microchip e innescare malfunzionamenti del sistema. A scopo precauzionale, migliaia di Airbus A320 sono stati temporaneamente messi a terra in tutto il mondo per installare aggiornamenti software e, in alcuni casi, sostituire l'hardware interessato. Mentre i raggi cosmici bombardano costantemente la Terra, la nostra atmosfera di solito ci scherma, ma ad alta quota i componenti elettronici sono più esposti. L'incidente evidenzia come la meteorologia spaziale possa avere un impatto diretto sulla sicurezza dei passeggeri e sulla moderna tecnologia aeronautica...
Fonte: BBC
Una supernova potrebbe plasmare la formazione di pianeti simili alla Terra. 10.12.2025
Una supernova vicina potrebbe aver contribuito alla creazione dei pianeti simili alla Terra. I raggi cosmici dell'esplosione hanno probabilmente inondato il giovane sistema solare, producendo elementi radioattivi chiave come l'alluminio-26. Questi elementi rilasciano calore durante il decadimento, aiutando i planetesimi a solidificarsi in mondi rocciosi. Questo modello chiamato di "immersione nei raggi cosmici" si adatta agli isotopi radioattivi a vita breve presenti nei meteoriti e suggerisce che la formazione di pianeti rocciosi simili alla Terra potrebbe essere comune ovunque le stelle crescano vicino alle supernovae. Finora, gli scienziati hanno faticato a spiegare come il sistema solare primordiale abbia ottenuto la giusta quantità di questi isotopi senza distruggere il fragile disco di formazione planetaria. Il nuovo modello risolve questo enigma. Combinando il materiale diretto della supernova con la sintesi dei raggi cosmici nel disco protoplanetario, si ottiene una corrispondenza perfetta con gli isotopi presenti nei meteoriti...
Fonte: Science Advances
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